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Mondovì, terra di motori: passione per le ‘Vecchie Signore’

Mondovì, terra di motori: passione per le ‘Vecchie Signore’


Mondovì, terra di motori: passione per le ‘Vecchie Signore’
A Vicoforte, per la presentazione, due modelli Ceirano di inizio Novecento
Studenti-meccanici ‘restaureranno’ una Fiat X1/9 con carrozzeria Bertone
Germone: «Passione, orgoglio e professionalità per un evento di risonanza nazionale»

Venerdì 28 maggio 2021: un’intera giornata dedicata alla passione per i motori. Una data che rimarrà nella mente e nel cuore di numerose persone: dagli studenti agli insegnanti dell’Istituto Cigna-Garelli, dai dirigenti del Centro di Formazione Professionale Cebano Monregalese ai sindaci di Mondovì, Vicoforte e Briaglia, sino agli instancabili organizzatori della quindicesima edizione del raduno ‘Mondovì e Motori’, interamente dedicato alla celebrazione delle ‘Vecchie Signore’.

L’associazione ‘La Funicolare’, grazie all’impegno del presidente Mattia Germone, è riuscita nell’intento di coinvolgere in un progetto di grande interesse turistico e culturale diverse anime del territorio. Un continuo crescendo di idee e proposte per rendere il raduno 2021, in programma per il venerdì 30, sabato 31 luglio e domenica 1° agosto, sarà ricco di sorprese, svelate nel corso della conferenza di presentazione, andata in scena nella prestigiosa cornice dell’Antica Meridiana Relais Art. Nel cortile della struttura la prima sorpresa: due autovetture griffate SCAT (Società Ceirano Automobili Torino) e Giovanni Ceirano Junior, unici modelli funzionanti al mondo. Grande emozione per il collezionista torinese Antonio Pavanel, coinvolto eccezionalmente nell’evento grazie all’indagine storica effettuata in primis da Mario Garbolino, patron del raduno, ed Enzo Garelli, imprenditore ed appassionato di motori.

Il percorso tracciato dagli organizzatori, infatti, non è volto ‘soltanto’ all’organizzazione materiale della tre giorni, ma soprattutto alla celebrazione dello storico legame tra il Monregalese e l’evoluzione dell’automobile in Italia e nel mondo. Un viaggio in grado di risvegliare sopite avventure, rinvigorire le proprie radici, animare nuovi sentimenti di orgoglio. La penna e la professionalità del giornalista Raffaele Sasso al centro del progetto: una collana di libri (CEM – Cooperativa Editrice Monregalese) dedicati ai grandi personaggi che la Granda ha ‘offerto’ alla causa dei motori. A partire dai fratelli Ceirano, primi in Italia a costruire un’automobile nel 1899, cuneesi di nascita, legati ad inizio Novecento con la famiglia vicese dei Mollea e per questo celebrati proprio nel luogo in cui, di certo, le storiche autovetture presero vita. “Un battesimo senza il pupo”, ha esordito Sasso, poiché il testo verrà edito ad inizio luglio, ma tanta la curiosità per l’attenta e minuziosa analisi di una storia spesso dimenticata. Un progetto reso possibile grazie al contributo della Banca Alpi Marittime, da sempre vicina alle iniziative del territorio.

Una scintilla che ha innescato ulteriori rilanci da parte delle autorità presenti, protagoniste di emozionanti dichiarazioni. Walter Roattino, primo cittadino di Vicoforte, ha annunciato l’apertura ufficiale dell’iter che porterà all’intitolazione di una piazza comunale ai fratelli Ceirano per “rendere indelebile la loro memoria”. Paolo Adriano, sindaco della Città di Mondovì, ha avanzato la proposta di realizzare un accurato restauro delle storiche motociclette della polizia municipale, oggi conservate senza troppa rilevanza nei magazzini comunali. Il tutto unito dall’eclettica idea dei padroni di casa, Angioletta de Giorgis e l’enologo Massimo Martinelli: creare una bottiglia celebrativa con l’apposizione di una controetichetta ‘Ceirano’ al rinomato ‘Asanen 2020’, vino Dogliani 2020 nato dagli antichi vigneti del podere Bricco Mollea.

Tra le novità dell’edizione 2021 di ‘Mondovì e Motori’ il raduno monomarca ‘Porsche’, realizzato grazie al contributo della famiglia Bosio, che realizzerà una vera e propria coreografia a cielo aperto. I bolidi della nota casa tedesca ricreeranno la scritta del marchio sul selciato di piazza Maggiore, nel rione Piazza, prima di percorrere il percorso di regolarità a tempo medio sulle colline monregalesi.

A completare il viaggio, l’azione rivolta alle nuove generazioni, evocativa sin dall’annuncio: all’interno del chiostro dell’Istituto Garelli, edificio storico del quartiere di Breo, nato come ospedale e poi divenuto scuola, Enzo Garelli ha fatto un salto nel passato: “Non entravo in questa sede da cinquant’anni, anch’io come voi sono stato studente in queste aule, è nata qui la mia passione per la meccanica ed i motori”. Al suo fianco il prof. Giacomo Melino, dirigente dell’Istituto Cigna-Garelli-Baruffi, e Mario Barello, direttore generale del Centro di Formazione Professionale Cebano Monregalese. Il progetto: agli studenti verrà data in dotazione una autovettura storica, la Fiat X1/9, con carrozzeria firmata Bertone; la sua completa restaurazione potrà essere effettuata all’interno delle officine Garelli, seguiti dai propri insegnanti e da un tutor specifico del settore, Stefano Mirto. L’auto sarà presentata al raduno del 2022 per essere venduta tramite asta pubblica: l’utile devoluto ai tre Istituti.

«Siamo sempre più convinti – confessa Mattia Germone, presidente ‘La Funicolare’ che celebrando la storia monregalese dell’automobile si possa offrire al territorio un evento di risonanza nazionale, da coltivare e sviluppare per arrivare anche oltre i confini del nostro Paese. La passione, l’orgoglio e la professionalità consentiranno al Monregalese di riscoprirsi indissolubilmente legato alla propria storia. Le sorprese comunque non finiranno qui!».

Chiusura di conferenza con la classica ‘ciliegina sulla torta’, portata in dote direttamente dall’ing. Davide Lorenzone, conservatore del Museo dell’Automobile di Torino: «Sono al lavoro per poter portare a Mondovì uno dei modelli conservati presso il MAUTO. Ho partecipato al raduno due anni fa e ne ho apprezzato la cura dei dettagli: spero di poter premiare con un gesto simbolico questa grande opera di volontariato collettivo».